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Playoff A1 femminile, Vero Volley Milano all'inferno e ritorno: con il 3-2 di Scandicci è ancora finale scudetto

In vantaggio di due set le rosa rischiano facendosi rimontare ma tengono i nervi saldi ed esplodono di gioia al tie break. Come lo scorso anno sarà Conegliano l'ultimo durissimo ostacolo verso il tricolore

I playoff sanno essere emozionanti e crudeli nello stesso tempo: alla gioia e la felicità di chi vince fa da contraltare, e non può essere altrimenti, la tristezza e la delusione di chi perde. E ad essere felice, al termine di una gara tre che definirla una battaglia (sportiva ovviamente) è poco, è la Vero Volley Milano che con il successo al tie break in quel di Palazzo Wanny contro la Savino Del Bene Scandicci (21-25, 20-25, 26-24, 25-18, 10-15) ribalta una serie iniziata non sotto i migliori auspici e contenderà per il secondo anno consecutivo lo scudetto ai detentori della Prosecco Doc Imoco Conegliano nella finale che si giocherà al meglio delle cinque sfide. 

La squadra di Marco Gaspari si è resa protagonista di una prestazione a due facce: ai primi due set in cui ha mostrato i denti sono succeduti altri due in cui hanno subito l'iniziativa e la voglia di non mollare di un avversario che si è confermato di grande livello; al tie break le rosa hanno ribadito la loro superiorità commettendo meno errori e giocando con più convinzione guadagnandosi con merito il diritto di disputare l'ultimo atto. 

Si inizia sabato sera al PalaVerde: il pronostico pende ancora dalla parte delle gialloblù ma mai come quest'anno Sylla e compagne appaiono in condizione di giocarsela fino in fondo. 

LE CIFRE - Che partite come queste si possano decidere ai dettagli è oramai un fatto ampiamente assodato. A far pendere la bilancia in favore di Milano è stato principalmente il servizio (4 aces a 2) e l'attacco (44 vs 40%). Meglio Scandicci a muro (9 vs 8) e in ricezione (63 vs 60%) ma non è stato sufficiente. Tra le singole Jordan Thompson ha fatto nettamente la differenza meritandosi il premio MVP grazie ad uno score fatto di ben 28 punti di cui 1 in battuta e 1 a muro, con il 45% di efficacia realizzato in fase offensiva. 

LA PARTITA - Il sestetto iniziale prevedeva Orro-Thompson, Folie e Stevanovic al centro, Larson e Sylla schiacciatrici e Parrocchiale libero.

Partenza lanciata delle padrone di casa, a segno due volte con Zhu Ting (2-0). Risposta Milano con Sylla (4-4) e sorpasso a causa di un invasione del muro biancoblù (6-7). Antropova non trova il campo e le rosa passano sul 7-9. Il momento della squadra di Gasperi è propizio, con Stevanovic che chiude a muro su un'Antropova che sembra stentare ad entrare in gara (8-11). Barbolini chiama time out nel tentativo di riordinare le idee ma la pausa serve a poco: Sylla chiude sempre a muro su Washington (8-12). Scandicci prova a riportarsi in scia con il muro di Zhu (13-15), ma non riesce a riavvicinarsi ulteriormente. Anzi, deve incassare la giocata di Folie che approfitta di una ricezione tutt'altro che felice (18-22). Nuovo sussulto toscano con Antropova (20-22), ma l'errore in pipe di Washington indirizza il primo set in favore delle ospiti (21-25). 

Si riparte con Zhu protagonista (2-0), ma la sua squadra deve subire l'immediata rimonta con il muro di Stevanovic ai danni della stessa cinese e l'ace di Folie (2-3). Colpo un po' fortunoso di Stevanovic che allunga sul 3-5, poi il muro di Larson che induce Barbolini a fermare nuovamente il gioco (4-7). La sospensione non sortisce grandi effetti: Sylla mette pressione al servizio e Antropova spara out (4-8). Antropova alza il muro (8-10), Sylla ristabilisce le gerarchie (9-14). Belien entra e sbaglia (9-15) e altro time out Scandicci. Zhu prova a riaprirla (11-15), Thompson fa nuovamente la voce grossa al servizio (11-17). Milano sbaglia con Folie (15-19) e subisce il diagonale di Zhu (16-19); ora è Gaspari a chiamare time out (16-19). Poco male perchè Antropova, al termine di un lungo scambio, gioca sul mani out e la partita di fatto si riapre (17-19). La neo nazionale azzurra ha l'occasione per riavvicinarsi ancora, ma va a sbattere contro il muro di Thompson (18-21). Zhu manda fuori ed il parziale recita 18-22. Folie regala cinque set point alle rosa (19-24), tra le proteste del pubblico che reclamava una presunta palla accompagnata della numero 7, chiude Thompson (20-25).

La Savino Del Bene, spalle al muro, è obbligata a dare fondo a tutte le energie disponibili e con la coppia Antropova - Washington si porta sul 4-2. Gli errori sono sempre in agguati e Pietrini commette quello che ripristina la parità (7-7). Antropova invece è potente e precisa e firma il 10-8. Folie, dai nove metri, annulla nuovamente tutto (10-10). Si gioca a lungo punto a punto, fino a quando Thompson non spedisce in mezzo al muro per il 17-19. Time out Barbolini, a cui segue il mani out di Stevanovic (17-20). Distacco che appare corposo a questo punto della gara, ma non certo per le biancoblù, che riacciuffano la parità con un paio di errori banali delle lombarde (20-20). Gaspari chiama time out per spezzare il ritmo, Zhu infila il punto del sorpasso (21-20). Washington non riesce a trovare il campo avversario (22-23) e Barbolini arresta il gioco; Larson regala alla Vero Volley il match point (23-24), Antropova lo annulla (24-24). Si va ai vantaggi: il muro di Antropova ai danni di Larson e il diagonale di Pietrini ridanno fiato alle speranze scandiccesi (26-24).

Il match si prolunga dunque e vede l'inizio della quarta frazione di marca biancoblù con Zhu, Washington e Antropova confezionare il 5-2 e costringere Gaspari al time out. Scandicci non allenta la pressione e con Pietrini ed un fallo in palleggio di Sylla vola sull'8-2. Barbolini sa che è questo il momento in cui si può cambiare le sorti della partita e ordina alle sue ragazze di continuare a spingere: Stevanovic rende il compito più agevole con l'errore in attacco del 15-8. Gaspari si gioca la carta Rettke e va subito a bersaglio in due occasioni (15-10); fuoco di paglia poichè Begic sbaglia e Stysiak, altra neo entrata (il coach marchigiano intanto si è affidato a forze fresche, si becca un murone da Pietrini (19-11). C'è solo da arrivare fino in fondo e nove sono le possibilità di andare al tie break (24-15), la Vero Volley ne annulla tre (24-18) e le biancoblù chiamano time out per cautelarsi: il mani out di Antropova vale il 25-18.

In un miniset ci si gioca davvero tutto e la tensione è alle stelle: ogni errore può essere decisivo. Quello di Zhu causa il 3-5. Dopo il time out il colpo di Sylla rischia di essere di quelli pesanti (3-6). Pietrini va a sbattere contro il muro avversario e Milano conquista il cambio campo (5-8). Altro errore pesante, questa volta di Antropova (6-10), così come quello di Zhu, murata (7-12). Rosa che ottengono cinque match point grazie a Folie (9-14), Stevanonic mette giù il secondo. 

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